Premi produttività in crescita nelle PMI: in un anno +20% contratti territoriali, premi fino a 1000 euro l’anno
In Veneto in discussione i nuovi contratti integrativi dell’artigianato dell’area Metalmeccanica, Tessile, Abbigliamento e Gomma Plastica. In Edilizia il premio medio erogato supera i 600 euro l’anno.
Boschetto: “ Attrarre competenze anche con il welfare. La nostra forza è coinvolgere i nostri dipendenti nei successi dell’impresa: la dimensione territoriale può fungere davvero da laboratorio di innovazione contrattuale ”.
I premi di produttività conquistano sempre più spazio nelle imprese artigiane e nelle PMI, grazie alla contrattazione territoriale l’incremento nell’ultimo anno è quasi del 20%. Lo strumento che lega i compensi aggiuntivi ai risultati di impresa si sta diffondendo in modo crescente soprattutto nelle aziende con meno di 50 dipendenti, che rappresentano la metà delle imprese che ne fanno uso.
Un trend sostenuto anche dal regime fiscale agevolato : l’imposta sostitutiva applicata ai premi di risultato è stata ridotta al 5% dalla Legge di Bilancio 2023 e confermata fino al 2027, rendendo ancora più conveniente per le aziende premiare i propri lavoratori.
Secondo gli ultimi dati del Ministero del Lavoro i contratti attivi sono 14.158, con un incremento di 1.116 nuovi contratti rispetto al 15 maggio scorso e in crescita anche rispetto allo scorso anno (+4%). La maggioranza dei contratti attivi è di tipo aziendale ( 9.821 ), ma a crescere di più sono i contratti territoriali, in aumento del 19,9% tra aprile 2024 e aprile 2025 (da 1.878 a 2.252).
Una misura che ad oggi coinvolge 3.705.749 persone, di cui 2.633.134 lavoratori riferiti a contratti aziendali e 1.072.615 a contratti territoriali. Il valore annuo medio del premio è pari a 1.596,50 euro, di cui 1.809,08 euro riferiti a contratti aziendali e 765,71 euro a contratti territoriali.
A livello regionale, la contrattazione promossa dall’ artigianato veneto prevede l’inserimento dell’ Elemento Variabile della Retribuzione (E.V.R.) nei seguenti comparti già attivi
Edilizia : 4.961 aziende coinvolte; 17.941 dipendenti; EVR medio potenziale 2025: 623 euro.
Legno – Lapidei : 2.792 aziende; 13.371 dipendenti; EVR medio potenziale 2025: 505 euro
Comunicazione : 1.008 aziende; 5.301 dipendenti; EVR medio potenziale 2025: 180 euro
Un esempio concreto. Secondo l’accordo siglato il 18 marzo 2025 tra Confartigianato Imprese Veneto, sindacati e parti datoriali l’importo dell’EVR è pari al 4,5% dei minimi retributivi contrattuali, da distribuire su 12 mensilità, da aprile 2025 a marzo 2026. Il 4,5% applicato ai minimi produce un premio tra i 44 € e 90 € al mese a seconda del livello contrattuale con un medio potenziale per un impiegato di secondo livello di 623 euro ed un massimo di 1.076,52 per un impiegato di settimo livello.
Sono invece in fase di rinnovo i contratti integrativi che prevedono l’introduzione di premi di produttività per altri settori chiave dell’artigianato veneto
TAC (Tessile, Abbigliamento, Chimica, Gomma Plastica, Vetro) : 3.055 aziende; 20.426 dipendenti
Metalmeccanica : 14.410 aziende; 69.472 dipendenti
La dimensione territoriale può fungere davvero da laboratorio di innovazione contrattuale, come Confartigianato Imprese Veneto crediamo fortemente nella contrattazione territoriale come strumento per costruire un welfare aziendale su misura delle nostre imprese e dei nostri lavoratori, così il Presidente veneto Roberto Boschetto che aggiunge i premi di produttività rappresentano un modello virtuoso che lega la crescita delle aziende alla valorizzazione del lavoro e delle persone che contribuiscono al successo dell’impresa. A fine luglio, nel prossimo incontro di contrattazione territoriale per la categoria della metalmeccanica, ci confronteremo proprio su questi temi, con l’obiettivo di rendere i premi di risultato sempre più accessibili anche alle piccole imprese. Il nostro impegno è fare in modo che gli strumenti contrattuali non siano solo un adempimento, ma diventino un’opportunità concreta di crescita condivisa, capace di coniugare produttività, benessere organizzativo e partecipazione.