Imprese padovane, +0,5% nel secondo semestre

Imprese padovane, +0,5 per cento nel secondo semestre «Un fragile equilibrio su cui pesa l’incognita dazi»

Un totale di 93mila 199 sedi di impresa registrate al 30 giugno 2025, con un tasso di crescita dello 0,5 per cento rispetto al trimestre precedente, ma in lieve flessione nel raffronto con lo stesso periodo del 2024, quando le sedi di impresa erano 93mila 400. Questa la fotografia del territorio padovano che emerge dai dati dell’indagine trimestrale Movimprese, condotta da Infocamere e Unioncamere, analizzati dall’ Ufficio Studi della Camera di Commercio di Padova.

Una situazione di sostanziale stabilità, in linea con il dato regionale (0,5 per cento) e appena inferiore a quello nazionale (+0,6 per cento). Complessivamente nel trimestre in oggetto si sono contate oltre 743 cessazioni a fronte di 1.200 nuove iscrizioni.

Come già osservato in passato, la maggior parte delle cessazioni (-560, il 76 per cento del totale) riguarda le ditte individuali, che tuttavia restano in lieve crescita con 660 iscrizioni e un saldo di +100 insediamenti. Più positivo il saldo delle società di capitale, con 300 sedi di impresa in più e il tasso di crescita – +1,5 per cento – più alto a livello regionale.

«Questi dati – spiega Antonio Santocono, Presidente della Camera di Commercio di Padova – prospettano una dinamica provinciale ancora debole, in linea con la tendenza generale. La stagione della ripartenza ancora si fa attendere, mentre l’attuale fragile quadro di equilibrio si può ricollegare anche al clima di attesa che caratterizza l’economia italiana ed europea, su cui pesano l’incertezza del futuro della manifattura tedesca e gli effetti dei dazi prospettati dagli Stati Uniti, che per il nostro territorio rappresentano il terzo mercato di riferimento con un valore dell’export di oltre 1,2 miliardi. Si conferma inoltre, senza troppe sorprese, la tendenza delle imprese ad assumere forme giuridiche più complesse».

In questo scenario, la Camera di Commercio di Padova continua a sostenere le imprese, piccole, medie e grandi, attraverso progetti che guardano a un orizzonte di lungo periodo, per accompagnare la trasformazione digitale e green, l’internazionalizzazione, l’investimento nella formazione del capitale umano e nei nuovi modelli organizzativi, l’innovazione.

«Padova ha ancora molte energie imprenditoriali da esprimere – conclude Santocono – Il nostro impegno è quello di non lasciare sole le imprese in questa fase di transizione che sta mettendo a dura prova gli imprenditori, costretti a fare i conti con scenari internazionali che rischiano di avere un pesante impatto sulle loro attività e che mutano di settimana in settimana, se non di giorno in giorno».

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